SENZA BAVAGLIO E’ TUTTO UN ALTRO ORDINE
Simona Fossati candidata alla Presidenza dell'Ordine Lombardo
L'Ordine va cambiato, va svecchiato, rivoltato come un guanto. Ecco perché
noi di Senza Bavaglio abbiamo scelto di entrare direttamente in gioco. Non
lo si può abbandonare nelle mani dei professionisti del sindacato e della
politica o di chi lo governa da oltre 20 anni.
Nella lista dei nostri candidati (Professionisti e Pubblicisti) troverete i fondatori e gli animatori di
Senza Bavaglio. Quelli che credono - come peraltro tutti noi di Senza
Bavaglio - in questa professione essenziale per la democrazia. Non siamo
gente che mira a occupare cariche. Noi interpretiamo gli incarichi come un
servizio al giornalismo e ai giornalisti.
Noi di Senza Bavaglio intendiamo invertire la rotta e tornare a un vero
Ordine, lontano dalle consorterie e dai giochi di potere.
I candidati che vi proponiamo sono giornalisti professionisti seri e
competenti, contrattualizzati e freelance insieme, e giornalisti
pubblicisti, tutti che esercitano la professione giornalistica.
E vi proponiamo subito un nostro candidato presidente alla guida dell'Ordine
della Lombardia: SIMONA FOSSATI, una collega professionista, freelance per
scelta. Simona è in grado di ridare all'Ordine quello smalto che ha perso.
Molto conosciuta per il suo impegno sindacale a favore dei colleghi, Simona
parecchi anni fa è stata Tesoriere dell'Ordine Lombardo e, per due
legislature, Consigliere dell'Ordine Nazionale, dove ha ricoperto l'incarico
di vicepresidente della Commissione Cultura.
In seguito, è stata in prima linea nelle battaglie sindacali. Nel suo
impegno, all'Ordine e nella FNSI, ha sempre dimostrato di agire con
competenza, serietà, trasparenza e passione. E' stata la prima in assoluto
in Italia a sollevare il problema dei freelance e sostiene che per vincere
la guerra contro gli editori e per dare nuovo impulso e autorevolezza alla
professione occorre un'alleanza seria e costruttiva tra contrattualizzati e
freelance.
Da ultimo, guardate la lista di Senza Bavaglio. Abbondano le colleghe. Ma
non perché abbiamo rispettato mere "quote rosa"; piuttosto sono state scelte
per la loro competenza, bravura e professionalità nell'impegno per la
categoria.
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trascrivendo sulle schede tutti i nomi e i cognomi.
Il meccanismo elettorale a maggioranza assoluta
obbliga a votare la squadra in blocco,
pena, di fatto, la sua intera esclusione.
PER VINCERE BISOGNA VOTARE IN BLOCCO
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