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LE SCHEDE PER RACCOGLIERE LE FIRME IN EMILIA ROMAGNA

SCHEDA PROFESSIONALI

SCHEDA COLLABORATORI


LETTERA APERTA AD AUTONOMIA E SOLIDARIETA'/Senza Bavaglio candida le idee

 

Cari colleghi, abbiamo bisogno di voi. Vi chiediamo di aiutarci a
raccogliere le firme (ne occorrono una settantina) per presentare la lista
di Senza Bavaglio alle elezioni dei delegati al Congresso della Federazione
Nazionale della Stampa.

Vogliamo farci carico del vostro comprensibile malcontento e cercare di dare
una doverosa risposta. Non sappiamo se ne saremo capaci, ma almeno dateci la
possibilità di provare.
Vi ricordiamo che firmare per la lista non comporta alcuna adesione né
approvazione. Rappresenta solo un puro esercizio di democrazia per dare
pluralismo alla competizione elettorale.

Siamo gente che lavora e che nonostante tutto ha deciso di utilizzare una
parte del proprio tempo a favore dei colleghi e della categoria. Non siamo
contro nessuno e al contrario di altri non cerchiamo guerre intestine.
L’unica lotta è per il bene comune.

Vi chiediamo di scaricare il modulo di raccolta delle firme che trovate
qui sopra e di inviarlo al più presto via fax al numero
051.253011

Grazie a tutti

Cesario Picca
cesariopicca@tiscali.it
Senza Bavaglio Emilia-Romagna

Il primo traguardo - essenziale - è convincere i colleghi ad avere fiducia
nel sindacato. Molti si sono allontanati, non pagano più le quote, sono
delusi, sconfortati e si sentono traditi. I giovani non pensano poi
minimamente a iscriversi a un'istituzione che ritengono obsoleta e senza
incisività. Ma per convincerli occorre fare qualcosa per loro. Non solo per
chi lavora nelle grandi testate ma anche per chi, isolato nelle piccole
redazioni, si sente tradito e abbandonato.

Il nostro obbiettivo si può sintetizzare così: dobbiamo passare dal
sindacato antagonista al sindacato protagonista. Non solo un sindacato
contro, ma un sindacato che faccia delle proposte concrete come ad esempio
queste:

-       Esigere una regolamentazione dei rapporti tra testate locali e siti
web sia dal punto di vista normativo che retributivo.
-       Pretendere un argine contro le ristrutturazioni selvagge (per
esempio Carlino e Ansa) e l'introduzione senza alcuna contrattazione
aziendale dei nuovi sistemi editoriali.
-       Valorizzare le professionalità interne non limitate al desk.
-       Reclamare una norma che obblighi gli editori a pagare i non
contrattualizzati con compensi congrui e con tempi ragionevoli.
-       Proporre regole certe perché chi subisce il mobbing sia affrancato e
torni a lavorare.
-       Cancellazione delle provvidenze per l'editoria per quegli editori
che non rispettano leggi e sentenze.
-       Impegno perché la dignità professionale dei colleghi che lavorano
sotto contratto Aeranti Corallo sia sempre più vicina a quella dei colleghi
giornalisti con contratto Fnsi-Fieg

Sono solo esempi. Molti problemi da risolvere li trovate scorrendo i nostri
documenti.

Gli obbiettivi che abbiamo indicato si devono realizzare attraverso semplici
riforme del sindacato i cui vertici si sono completamente scollati dalle
realtà delle redazioni. Eccole:

Occorre introdurre il divieto di cumulo degli incarichi nei vari organismi
dei giornalisti (Ordine, Casagit, Inpgi, Sindacato e Fondo) e limitare a due
il numero dei mandati consecutivi.

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