CDR

In questi tempi di attacco alla professione giornalistica, in cui alcuni editori coltivano il
sogno di fare giornali e siti senza i giornalisti, ma con esperti veri o presunti e lettori
che offrono contributi gratuiti, anche se “un po’così”, i Cdr vivono lo scontro quotidiano
nelle redazioni. E’ infatti nella redazioni che si cerca di mettere da parte i professionisti
per sostituirli con opinionisti ed esperti di comino. E’ proprio dove si fanno i giornali che
si vede meglio la differenza fra una inchiesta realizzata da un bravo giornalista, che per
mestiere raccoglie, media notizie e opinioni, nel rispetto della verità dei fatti e dei lettori,
e le notizie preconfezionate a fini politici e strategici o pompate dagli uffici stampa privati.
E’ sempre nelle redazioni che si introducono finti stagisti per abbassare di 5 volte il costo
del lavoro e i famigerati “co. co. co.”, l’ultima versione dell’evasione contributiva e
contrattuale di massa. Nonostante esistano leggi e norme contrattuali chiare, molti editori
le aggirano con notevole faccia tosta. Ma quando l’autonomia e i diritti dei giornalisti
vengono meno nelle redazioni, il danno si ripercuote anche sulla società civile.
L’emergenza diventa democratica.

Noi crediamo che chi fa il cdr possa essere di aiuto in Federazione alla comprensione dei
problemi esistenti sul campo. Dal basso, dare qualche suggerimento utile.

Senza Bavaglio propone che:

- assemblee dei giornalisti aperte anche ai grafici non assunti con contratto giornalistico
che svolgano le stesse mansioni dei colleghi e ai giornalisti, professionisti e pubblicisti,
iscritti alla Fnsi, che abbiano un contratto di collaborazione coordinata e continuativa con
l’azienda;

- inclusione nei Cdr di un rappresentante dei collaboratori con contratto di collaborazione
coordinata e continuativa;

- rotazione delle nomine per almeno i 2/3 dei componenti dei Cdr, dipendenti o collaboratori,
con limite di 2 mandati consecutivi per i membri riconfermati;

- superamento dell’attuale meccanismo elettorale su base regionale e delle sue quote di
delegati ripartite tra i candidati espressi dalle correnti: al Congresso Nazionale partecipano
tutti i Cdr più, a rotazione tra gli iscritti Fnsi disponibili con quote da definire, rappresentanze
di giornalisti professionisti disoccupati e inoccupati e di giornalisti professionisti e pubblicisti,
precari e freelance, senza contratto.

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