PROTOCOLLO SUL WELFARE

Aumentano le aliquote e si allargano le tutele

Con una delibera assunta oggi all’unanimità dal Comitato Amministratore l’Inpgi ha dato applicazione alle norme sul Protocollo del Welfare sottoscritte da Fnsi e Fieg, insieme allo stesso Istituto di previdenza, oltre un anno fa.

Si tratta di novità sostanziali e rilevanti, recepite dalla legge 247/2007, a favore dei giornalisti con collaborazioni coordinate e continuative. Ora il provvedimento va ai Ministeri Vigilanti per la definitiva approvazione.

Queste le novità più rilevanti:
l’aliquota contributiva passa, dal primo gennaio 2009, dall’attuale 12% (10% a carico del lavoratore 2% a carico del committente) al 18,75% per due terzi a carico del committente;
l’aliquota crescerà gradualmente negli anni successivi fino a pareggiare quella applicata dalla Gestione Separata dell’Inps, pari al 26%, nel 2011;
differentemente da quanto previsto in precedenza l’obbligo di versamento è posto in carico all’editore;
per i collaboratori coordinati e continuativi titolari di altra posizione assicurativa (ad esempio iscritti alla Gestione principale Inpgi)o pensionati l’aliquota sale al 12,75% sempre dal primo gennaio 2009;
diventa possibile il riscatto dei corsi universitari e dei rapporti di collaborazione coordinata e continuativa precedenti all’entrata in vigore della legge 335/1995;
diventa possibile la contribuzione volontaria;
pensioni di vecchiaia per gli iscritti alla Gestione non iscritti al altre forme previdenziali obbligatorie: viene introdotta l’età pensionabile prevedendo un requisito pari a 60 anni per le donne e 65 per gli uomini in presenza di almeno 5 anni di contribuzione;
pensioni di anzianità: la norma viene allineata alla Gestione separata Inps prescindendo dal requisito anagrafico con un’anzianità pari o superiore ai 40 anni. Dal 2009 sarà possibile andare in pensione con 59 anni di età e 35 anni di contributi;
vengono introdotte le indennità di degenza in ospedale e di malattia stabilite in rapporto al reddito dichiarato;
estensione dell’indennità di maternità alle collaboratrici coordinate e continuative.

“Si tratta di un passaggio fondamentale – afferma il Presidente Andrea Camporese – per garantire adeguatezza alle pensioni future in un mercato del lavoro non subordinato che vede redditi medi molto bassi. In virtù della rimodulazione delle aliquote i giornalisti pagheranno meno di quanto pagano oggi ottenendo una tutela previdenziale molto superiore. Per gli editori si presenta un aggravio di costi che, nello spirito dell’accordo, doveva essere collegato ad uno sgravio contributivo. La speranza è che il Governo proceda velocemente al finanziamento di questa seconda parte che comunque è assorbita in leggi dello Stato. A gennaio l’Istituto procederà a varare un’altra delibera, completando i propri adempimenti legati al Protocollo sul Welfare, relativa alle norme di stabilizzazione a tempo determinato o indeterminato dei collaboratori coordinati e continuativi. In sostanza gli editori che procederanno alle assunzioni potranno vedere azzerati gli eventuali contenziosi in essere a seguito di ispezioni condotte dall’Istituto. Auspico una ripresa del confronto delle Parti sociali in sede ministeriale per risolvere una serie di problemi che ricadono nelle varie di tipologie di lavoro non dipendente”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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