Scopre cosa vuol dire fare la giornalista a 15 anni. A Vienna per un corso di tedesco, si ritrova ad accompagnare un'amica (allora giovane collaboratrice Ansa) a fare una breve intervista a Simon Wiesenthal nel giorno della fuga di Kappler.

Fulminata sulla via del Danubio, decide che quella sarà la sua vita. E dieci anni dopo comincia il percorso classico. Collabora alla cronaca delle pagine trentine del Gazzettino, poi un breve periodo da articolo 36 all'Alto Adige.

Nel 1987 Piero Agostini le offre il praticantato all'Adige. Prima in cronaca - nera e giudiziaria le sue passioni - passa poi al desk spettacoli.

All'inizio del 1990 diventa professionsta. Pochi mesi dopo decide che il mondo va visto e si licenzia. Va a fare il freelance dal Sudafrica.

Segue la politica sudafricana - e più avanti dell'Africa, soprattutto australe - per varie testate, tra cui Stampa e Manifesto. Comincia a fare radio con collaborazioni al Gr1 che si interrompono improvvisamente quando cambia la direzione. Ma lavora anche per la radio vaticana e la radio Svizzera. Nonchè per Nigrizia, il mensile dei missionari comboniani.

Torna dall'Africa nel 1998. Ma continua a scrivere di politica e società africana. Attualmente collabora con il servizio radio dei comboniani e con il mensile Africa e continua la collaborazione con la radio svizzera.