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Dedicato a quelli che "anche la sinistra"...

"L'occasione di sconfiggere la mafia c'è stata, ma si è persa. Così, una
strada che poteva essere breve, è tornata ad essere lunga ed in salita". Il
procuratore generale di Torino Giancarlo Caselli ha ieri ricordato la
battaglia combattuta alcuni anni fa dai Magistrati siciliani contro la
criminalità organizzata. Un ricordo amaro, considerando che oggi Cosa Nostra
appare più forte di prima.
Tra i responsabili di questa sconfitta dello Stato l'ex procuratore generale
di Palermo non ha dimenticato di inserire i media italiani.

"La possibilità di battere la mafia si è perduta anche per il grave
stravolgimento della verità che tutta una serie di media ha realizzato - ha
osservato - e molti di quelli che non l'hanno fatto, hanno però taciuto o
accettato in maniera rassegnata o passiva ciò che avrebbero dovuto
contrastare".

Su tutti, il Giudice ha voluto fare un nome in particolare: "Ci sono stati
numerosi e importanti risultati anche nei confronti dei cosiddetti imputati
eccellenti, ma nessuno ne parla - ha chiarito - nel salotto di Bruno Vespa
non si sentirà mai parlare, ad esempio, dei 650 ergastoli e meno ancora
delle condanne di imputati eccellenti. Certo ci sono anche molte
assoluzioni, ma sempre per insufficienza di prove e non per prescrizione del
reato commesso"."L'occasione di sconfiggere la mafia c'è stata, ma si è
persa. Così, una strada che poteva essere breve, è tornata ad essere lunga
ed in salita".

Il procuratore generale di Torino Giancarlo Caselli ha ieri ricordato la
battaglia combattuta alcuni anni fa dai Magistrati siciliani contro la
criminalità organizzata. Un ricordo amaro, considerando che oggi Cosa Nostra
appare più forte di prima.

Tra i responsabili di questa sconfitta dello Stato l'ex procuratore generale
di Palermo non ha dimenticato di inserire i media italiani.

"La possibilità di battere la mafia si è perduta anche per il grave
stravolgimento della verità che tutta una serie di media ha realizzato - ha
osservato - e molti di quelli che non l'hanno fatto, hanno però taciuto o
accettato in maniera rassegnata o passiva ciò che avrebbero dovuto
contrastare".
Su tutti, il Giudice ha voluto fare un nome in particolare: "Ci sono stati
numerosi e importanti risultati anche nei confronti dei cosiddetti imputati
eccellenti, ma nessuno ne parla - ha chiarito - nel salotto di Bruno Vespa
non si sentirà mai parlare, ad esempio, dei 650 ergastoli e meno ancora
delle condanne di imputati eccellenti. Certo ci sono anche molte
assoluzioni, ma sempre per insufficienza di prove e non per prescrizione del
reato commesso".



di Mimmo Lombezzi


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