Il sistema elettorale dell’INPGI ci impedisce di correre da soli: per poter conseguire un risultato che ci permetta di realizzare il programma di profondo rinnovamento che abbiamo in mente, occorre quindi stabilire una rete di alleanze.

In Lombardia quindi abbiamo scelto di correre assieme all’opposizione all’attuale dirigenza dell’Inpgi: Stampa Democratica e Quarto Potere. Ogni gruppo manterrà la propria fisionomia e le proprie specificità.

In Veneto, l’opposizione siamo noi, e quindi ci presentiamo da soli. Senza Bavaglio lancia le candidature di Gabriele Coltro (Gazzettino) e Claudio Pasqualetto (Sole 24Ore).

In Veneto si annida la dirigenza che all’INPGI ha provocato i danni attuali e con il rifiuto di difendere gli scatti rischia di affossare anche la FNSI. I vertici veneti sono così cinici e privi di etica da:

- presentare alle elezioni dell’INPGI 2 (gestione separata dedicata ai freelance senza tutele e senza diritti) una collega contrattualizzata (articolo 1, con pensione, ferie, malattie, premi e diritti garantiti dal contratto);

- proporre il presidente uscente dell’INPGI, che non può ripresentarsi per un ulteriore mandato al vertice dell’Istituto ma si accontenta di un posto in Consiglio Generale;

- e, da ultimo, candidare il delfino in pectore, presidente designato del nostro Istituto di Previdenza.

Nelle liste uniche nazionali, abbiamo siglato un patto programmatico con Stampa Democratica, Quarto Potere, Puntoeacapo per il Collegio Sindacale.

Per il Collegio dei Pensionati saranno nostri compagni di viaggio un collega di Roma (Puntoeacapo) e uno di Milano (Stampa Democratica).

All’INPGI 2, infine, sosteniamo:

Per il Comitato Amministratore la terna Lombardia-Lazio-Campania;

Per il Collegio Sindacale invece il duetto Liguria-Sicilia.

Vi chiediamo di appoggiare tutti con grande forza.

L’INPGI è a una svolta. Se ci aiuterete saremo la vostra voce!