Il 30 ottobre, nel corso dello spoglio elettorale per il rinnovo delle cariche sociali della Lombarda
e per l’elezione dei delegati al Congresso FNSI, il sistema computerizzato per il conteggio dei
voti ha fatto cilecca. Nei locali della Lombarda Italo Righi, della società Global Quality Service
appaltatrice dello spoglio, alla ore 21 circa ha chiesto la parola per scusarsi davanti ai rappresentanti
di lista e ai candidati per quello che ha definito “uno spiacevole inconveniente”.

Che tipo di inconveniente? “Per un eccesso di zelo – ha spiegato Righi – il software studiato apposta
per queste elezioni ha ritenuto dubbie 467 schede su 1.486”.Un’impasse che ha obbligato la
commissione elettorale a fermare i lavori per ricontare  le schede – sempre con lo stesso programma
computerizzato - dopo l’apposito intervento dei tecnici. Fabio Bologna, il programmatore della Global
Quality Service, ha precisato: “Abbiamo usato una griglia di selezione dei dati troppo stretta.

Dobbiamo allargare i criteri e ricontare i voti”. Che si debba metter mano per modificare un programma
di conta dei voti mentre è già in esecuzione appare chiaramente una faccenda decisamente irrituale,
se non gravissima. Neppure all’epoca dello scontro per l’infinita riconta dei voti tra George W. Bush e
Al Gore si è arrivati a tanto, e sì che in palio c’era la presidenza degli Stati Uniti, non l’elezione di
rappresentanti sindacali lombardi.Quanti nella sala attigua a quella in cui lavorava la commissione
elettorale seguivano i dati dello spoglio man mano che venivano resi noti si erano già accorti di alcune
rimarchevoli incongruenze tra i risultati ottenuti dalle liste per il direttivo della Lombarda e quelli per il
congresso Fnsi.

Una discrepanza che ha convinto tutti i presenti a proporre con una lettera raccomandata a mano
“il riconteggio manuale di tutte le schede”. Tra i firmatari della richiesta, oltre a Simona Fossati,
Olga Piscitelli e Lucia Parisi per Senza Bavaglio, anche i rappresentanti di Impegno Sindacale,
Movimento Liberi Giornalisti, Nuova Informazione e Nuova Democrazia Sindacale.

La raccomandata consegnata al notaio Lorenzo Stucchi e per conoscenza ai presidenti della
Lombarda e della Fnsi non è stata però accettata da Alessandro Bianchi, presidente della
commissione elettorale. Questi si è infatti rifiutato di mettere a verbale la richiesta e, su pressione
dei firmatari, è dovuto intervenire il notaio Stucchi, che ha verbalizzato sia la lettera che l’incredibile
diniego del presidente.

Si tratta di un diniego legittimo o di un abuso di potere e magari anche di omissione di atti d’ufficio?
(ecco il testo della raccomandata)Intanto lo scrutinio è proseguito con lo stesso sistema elettronico
della Global Quality Service, sia pure aggiornato, a detta dei tecnici, nel modo di selezionare i voti.

 Per eleggere i delegati al congresso della Fnsi era infatti possibile esprimere fino a 40 preferenze
della stessa list: ma il software, hanno spiegato Righi e Bologna, “ha escluso molto delle schede
numero tre”. Vale a dire, molte di quelle dei professionali. La proclamazione degli eletti è prevista
per il 6 novembre. Il 5 novembre il direttivo uscente si riunisce per decidere chi scegliere come
rappresentante della lombarda per la Commissione verifica poteri, per i questori e come capo delegazione.

Restano 5 giorni, di cui 4 di fatto festivi, per pensare cosa fare. Compresa l’eventualità di un ricorso.
E’ intanto chiaro a tutti che chi si è occupato dell’organizzazione delle elezioni e del conteggio elettronico
dei voti ha la grave responsabilità di non avere tenuto presente per tempo le caratteristiche specifiche di
queste elezioni, permettendo un debutto così infelice e ambiguo di quella che doveva essere una utile
innovazione.

 

 

Senza Bavaglio

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