MARCHE

Dove si vota 

I VOSTRI CANDIDATI



Professionali

1) MILZI Giampaolo, direttore mensile Urlo, collaboratore del Il Messaggero (edizione Ancona)


Collaboratori

1) CARNEVALI Agnese, Corriere Adriatico


Ci presentiamo: siamo Giampaolo Milzi e Agnese Carnevali, due giornalisti precari che hanno scelto
di candidarsi a delegati per il XXV Congresso nazionale della Fnsi. Vi spieghiamo perché.
Anche nelle Marche il giornalismo e il sindacato sono a una sorta di anno zero.

La precarizzazione continua ad essere selvaggia e dilagante in tutte le testate, tanto più
preoccupante nei quotidiani e nelle emittenti televisive.

I nuovi contratti sono rarissimi. Di fatto il servizio informativo è assicurato nella stragrande maggioranza
da freelance e collaboratori, con retribuzioni da fame, senza alcuna protezione e copertura giuridica,
considerati“esterni” alle redazioni solo per una questione di comodo degli editori, che li sottopongono a
una costante situazione di sfruttamento senza precedenti, privi dei più elementari diritti, oggetto di
possibili intimidazioni, mobbing, pressioni di ogni tipo. Un contesto operativo intollerabile e scandaloso,
che penalizza in prima battuta i precari e che ha l’effetto boomerang di penalizzare anche i redattori e i
contrattualizzati in genere, ormai una minoranza tra i giornalisti di fatto nelle Marche. E che diminuisce la
qualità, la libertà e il pluralismo dell’informazione, alla faccia del diritto costituzionale e delle esigenze
sacrosante dei lettori. Riteniamo che la Fnsi è ormai vetusta e inefficace.

Per i metodi di confronto con gli editori, che non hanno portato al rinnovo del contratto, e per il modo di
gestire i rapporti coi propri iscritti. Il sindacato deve cambiare profondamente, superando logiche di potere
vecchie e improduttive. Noi vogliamo trasformare la Fnsi in un sindacato protagonista. E ci serve l’aiuto di
tutti i suoi iscritti: contrattualizzati, precari, disoccupati freelance.

Ordine e Sindacato devono lavorare uniti per sanzionare le violazioni contrattuali, magari radiando dagli
albi professionali i direttori e i capiredattori che si prestino a tali violazioni per più di tre volte.

Le associazioni regionali devono promuovere controlli periodici da parte dell'Inpgi nelle redazioni.
Chiediamo inoltre: l’istituzione di una commissione di studio su Rai ed emittenza radiotelevisiva;
l’ammodernamento dello statuto della Fnsi; la nascita dell’Organismo di Base dei freelance, perché
più forza a chi sta fuori dalle redazioni significa più forza a chi sta dentro e solo così si possono
arginare precarizzazione del lavoro, disoccupazione, mobbing, stage senza regole.

La Fnsi deve chiedere al Governo di assegnare le pubbliche provvidenze solo agli editori che dimostrino
di rispettare il contratto di lavoro.

 Il sindacato ha dimenticato di parlare con i propri iscritti, ha ignorato i  non iscritti. E così sono rimaste
irrisolte le difficoltà di chi cerca di vivere di giornalismo. Noi di Senza Bavaglio vogliamo riportare il giornalismo
a regole certe e rispettate, perché un contrattualizzato non sia perennemente inchiodato al suo desk a
“passare” pezzi altrui, perché un freelance non debba elemosinare collaborazioni a prezzi stracciati; perché
il precariato non sia più la condizione di base della professione. -

Perché questa professione diventi davvero libera e Senza Bavaglio.
Per tutti.


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