SCIOPERI/La reazione di Autonomia e giornalisti Uniti

 

20/12/05

 

Il consiglio nazionale della Fnsi è il massimo organismo democratico del
sindacato dei giornalisti italiani. La decisione di fissare un pacchetto di
sette giorni di sciopero da utilizzare per contrastare in futuro
l’oltranzismo degli editori e sostenere le ragioni dei giornalisti è stato
condiviso da tutti, tranne che dagli 11 colleghi astenuti e firmatari di un
comunicato di polemica, che rappresentano una minoranza esigua dello stesso
consiglio.

Il consiglio ha infatti deciso di convocare venti assemblee regionali per
sostenere le nuove azioni della nostra vertenza, assemblee nei luoghi di
lavoro e la conferenza nazionale dei Cdr e Fiduciari di redazione. A questo
punto delle due l’una: o gli organismi eletti, i Cdr, le assemblee di
redazione pesano e contano, oppure, secondo l’interpretazione di questi 11
colleghi, non contano nulla.

Fino ad oggi nessuna decisione di lotta è stata presa senza aver prima
sentito e avuto il via libera dalla conferenza nazionale dei cdr e dalla
commissione contratto.

A questo punto, i colleghi di minoranza, non nuovi a dichiarazioni che
indeboliscono il fronte sindacale e offrono copertura oggettiva a coloro che
cercano speciosi pretesti, spieghino come vogliono fare il contratto:
vogliono cedere gli scatti d’anzianità? Vogliono aumentare la flessibilità?
Vogliono la riduzione dello stipendio dei nuovi assunti e nulla per i
freelance? Non possiamo credere che vogliano tutto questo. E allora, perché
ricercano ogni volta ogni pretesto per insinuare che nell’azione del
sindacato ci sarebbero delle ambiguità? La vera ambiguità sta nelle
posizioni di questi colleghi di minoranza, il cui atteggiamento anche questa
volta, come è accaduto nei recenti scioperi, non impedirà il successo
dell’azione del sindacato.

Con la firma, ieri, dell’accordo biennale con Aeranti-Corallo, la Fnsi ha
ottenuto un risultato positivo, perché quegli editori hanno scelto di
trattare davvero.

La Fieg invece non lo ha finora fatto.

Le componenti di maggioranza della Fnsi rivolgono un appello a tutte le
colleghe e a tutti i colleghi, a prescindere dalle loro appartenenze,
affinché partecipino alle iniziative programmate dal sindacato per
sconfiggere con l’unità della categoria l’intransigenza degli editori Fieg e
dell’Aran.

20 dicembre 2005