Scardinare il contratto, ecco le richieste degli editori

 

 

 

Quella che segue è una breve, ma significativa, sintesi della piattaforma
contrattuale che la Fieg ha gettato sul tavolo in vista del rinnovo del Cnlg.
Chi volesse leggerla integralmente la può trovare su questo sito dove,
ovviamente, c’è anche la piattaforma presentata dal sindacato dei giornalisti
s.b.

La Fieg chiede l’applicazione integrale sia della legge 30 sul mercato del lavoro,
sia del decreto legislativo 368 sui contratti a termine, senza alcuna omissione.
La Fieg chiede che i direttori, i condirettori e vicedirettori, siano esclusi dalle
tutele della legge sulla giusta causa in caso di licenziamento. La Fieg chiede
mano libera nell’utilizzo del part time e nell’introduzione delle altre flessibilità
di legge.

La Fieg chiede l’aumento a sei mesi del periodo di prova, la
concessione del diritto alla corta solo al termine di 36 ore settimanali
effettivamente prestate (senza tener conto quindi dei giorni di malattia o di
permesso). La Fieg chiede la cancellazione delle qualifiche del redattore
ordinario con più di 30 mesi di anzianità e del praticante con oltre 12 mesi,
per abbassare i due livelli retributivi ai livelli immediatamente precedenti.

La Fieg chiede l’abrogazione dell’indennità di agenzia e il suo congelamento
in cifra fissa per chi attualmente la percepisce. La Fieg chiede la trasformazione in
cifra fissa degli aumenti periodici di anzianità, gli scatti, attualmente calcolati al 6%
nel biennio.

Per gli editori dovrebbe restare un massimo di 15 scatti, naturalmente
congelati, solo per i redattori con oltre 30 mesi di anzianità e 15 anni di servizio ad
oggi. I nuovi colleghi potranno cumulare un massimo di 7 scatti ovviamente in cifra
fissa. La Fieg chiede l’aumento da 6 a 7,12 ore dell’orario domenicale e festivo, la
previsione che non si applichino le disposizioni sui trasferimenti al di sotto dei 50 km.

La Fieg chiede ferie coatte per tutti coloro che non sono riusciti a ottenerle entro l’estate.
La Fieg intende limitare i permessi sindacali con assurde e burocratiche giustificazioni.
La Fieg chiede la libertà di licenziamento per i giornalisti in malattia per oltre 18 mesi di
assenza continuativa oppure di 18 mesi nell’ambito di 24 mesi consecutivi. La Fieg chiede
la cancellazione del nulla osta delle associazioni regionali nei casi di risoluzione per giusta
causa o per raggiunti limiti di età dei giornalisti sindacalisti.

La Fieg prevede l’inasprimento del regolamento di disciplina chiedendo, ad esempio,
il licenziamento per la terza recidiva delle lievi infrazioni e delle inosservanze che
determinano il rimprovero verbale. La Fieg non prevede nulla per i colleghi freelance,
per i collaboratori, per l’intero mondo del lavoro autonomo giornalistico.

28/09/05