"Idee!!!!" in un documento le proposte di Senza Bavaglio da affiancare agli scioperi

 

20/12/05

Coordinato da Renato Ferraro, nei giorni scorsi una quarantina di colleghi, animatori di Senza Bavaglio, sparsi un po' ovunque in Italia, hanno elaborato quella bozza di documento che è stato presentato al Consiglio Nazionale del 20 dicembre.

Chi avesse altre idee o escogitasse nuove iniziative le segnali scrivendo a:

rferraro@senzabavaglio.info

sb

IDEE !!!

Comunicare meglio, comunicare di più, comunicare duro
Non scioperiamo per gli aumenti di stipendio, scioperiamo per la dignità e la libertà dei giornalisti, scioperiamo per potere fornire agli italiani una informazione attendibile e democratica Se la libera stampa muore, l’Italia sarà dissanguata dalle mafie

SCIOPERI

Fare coincidere gli scioperi con avvenimenti importanti per gli inserzionisti (esempio: sfilate di moda, grandi fiere…)
Scioperare nei periodi prefestivi più consumistici

CONTROINFORMAZIONE

Nei giorni di sciopero fare uscire un foglio a cura della Fnsi, che illustri la nostra situazione.
Magari pubblicare anche le notizie “che comunque non avreste visto sui giornali”
Pubblicare e inserire nel sito della FNSI i nomi dei giornali e dei giornalisti che non scioperano
Non direttamente connesso agli scioperi: Su Internet un Osservatorio dei media, che segnali ogni giorno bugie, lacune, amnesie, invenzioni, disinformazioni, marchette…
Testata: “Giornalisti per la democrazia”, oppure “SOS Informazione”
(potrebbero lavorarvi colleghi disoccupati; forse i colleghi occupati accetterebbero di pagare un piccolo contributo supplementare per questa
iniziativa)

PICCHETTI

Sotto i giornali che non aderiscono agli scioperi. Volantinare: “Qui c’è un giornale che non sta scioperando. Domani sarà in edicola. I colleghi sono ricattati. Se scioperano verranno puniti. Vi chiediamo di non comprarlo perché…”.

Si potrebbero analizzare nei giorni precedenti i fogli che tali aziende pubblicano, evidenziare le boiate e metterle in mostra: effetto svergognamento, chiamando sempre in causa per nome gli azionisti

MANIFESTAZIONI

Si tratta di bucare i teleschermi e la censura
Montecitorio, Quirinale…
Davanti a sedi di maggiori giornali, Tv
Irruzioni durante riunioni politiche di rilievo o altri avvenimenti (le telecamere sono là)
Nelle piazze, davanti alla sede della Fnsi, scuole, università, uffici, fabbriche, San Pietro, ambasciate, ministeri…
Davanti alle edicole (se possibile consegnare a edicolanti comprensivi un pacco di volantini da distribuire)
Davanti a radio, tv e giornali per chiedere la pubblicazioni di comunicati, per svergognare i giornalisti che non scioperano
Volantinaggio elettronico (ogni giornalista trasmette il volantino a tutto il suo indirizzario email)

INTERROGAZIONE IN PARLAMENTO

Sulla situazione della stampa, se sensibilizziamo qualche parlamentare, o qualche collega eletto

MANIFESTAZIONI + DOSSIER

Consegna, in Parlamento e altrove, di un dossier sui media. Temi:

1) questi media non rispondono ai bisogni di una nazione sviluppata, non rispondono ai bisogni d’informazione in un mondo globale, non rispondono ai bisogni della democrazia;

2) i sistemi di censura, esclusione mobbing, corruzione (superstipendi) usati nelle redazioni per svilire l’informazione;

3) l’uso del precariato per mettere a quattro zampe i giornalisti più deboli e spaventare quelli garantiti;

4) informare che il 60% (controllare questa cifra) della produzione dei media italiani si basa su lavoro precario e dei freelance e far sapere ai lettori quali sono i tariffari miserabili e i termini di pagamento;

5) quanto guadagnano le imprese editoriali e come: pubblicità: i media vendono il pubblico agli inserzionisti e quindi nell’informazione devono servire gli inserzionisti più del pubblico, pubblicità editoriale, marchette;

6) chi sono gli editori: imprenditori con interessi in altri campi, e che usano la stampa per difendere tali interessi; imprenditori che in aggiunta sono spesso molto deboli sul mercato internazionale e fanno soldi solo sul mercato domestico grazie a monopoli, protezioni, mafie, privilegi che permettono di spennare i consumatori e all’occorrenza ottenere sussidi pubblici, a spese della collettività;

7) questa stampa manipolata contribuisce a condurre l’Italia verso la bancarotta.

Un appello ai candidati dei due poli (Prodi & Berlusconi): vi siete accorti dello stato dell’informazione? Avete capito che cosa sta accadendo nei media? Vi rendete conto che la libertà d’informazione è in pericolo? Siete informati sulle forme di abuso, ricatto, sfruttamento praticate negli organi d’informazione? Nei vostri programmi intendete affrontare questi nodi, cruciali per la democrazia? Che cosa intendete fare?

Un documento sulle marchette, corredato dalle varie sentenze dell’Ordine

Un documento sugli interessi degli azionisti di ciascun giornale: “Il lettore per avere informazioni attendibili sul tema X non deve leggere il giornale Y che fra gli azionisti ha una impresa coinvolta in X”…

Un documento sullo sfruttamento e gli abusi in ambiente giornalistico, a danni degli articolo uno, dei freelance, degli stagisti; come i freelance e gli stagisti vengono giocati contro gli articoli uno, come gli stagisti sono giocati contro i freelance e contro se stessi…

SONDAGGIO NELLE STRADE

Nei giorni di sciopero i giornalisti potrebbero intervistare i cittadini nelle strade.
Un questionario breve e semplice, limitato a un piccolo numero di domande chiave. Non puntiamo a un risultato scientifico (l’uso di giornalisti come intervistatori non sarebbe accettabile): la cosa importante è che il mini-questionario ci permetterebbe di andare in strada, di parlare con la gente, di fare scoprire che esiste un nostro problema, di spiegare le nostre ragioni.
Si lavorerebbe intorno a un banchetto.
Potremmo pure distribuire i dossier (o venderli per 1 euro simbolico)

PAGINE O SPAZI PUBBLICITARI

Pagati da noi.
Gratuitamente se offriamo un buon articolo sulla situazione, fattuale, non in sindacalese (stampa straniera: Le Monde, Financial Times…), offerte di interviste

INCONTRI E DIBATTITI

Conferenze, dibattiti, con presentazione del dossier:
università, facoltà di Comunicazione, magari nelle scuole (Il quotidiano in classe), sindacati
Conferenza stampa invitando i corrispondenti stranieri

APPELLI E DENUNCE

Una versione del dossier, magari più sintetica, inviata a:
UE, Consiglio d’Europa, Ufficio per la libertà dei media della OSCE, Reporter senza frontiere, Open Democracy, Freedom House, Federazioni europea e internazionale dei giornalisti….
A vescovi, arcivescovi, al Papa…
Ai corrispondenti stranieri a Roma, ai direttori dei maggiori giornali stranieri…
Agli istituti universitari nazionali e internazionali che studiano i media…
Contattare i giornalisti che fanno parte del parlamento e del parlamento europeo, trasmettere loro i nostri dossier, invitarli a dibattiti

FESTE IN PIAZZA

Se si ottiene la partecipazione di intellettuali e artisti di buon livello + una star che attragga pubblico

Senza Bavaglio