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V Congresso Nazionale di Senza Bavaglio - Alba 2008

SOCIALE/Il nuovo razzismo

29 Maggio - 1° Giugno 2008

 

I giornalisti di Senza Bavaglio, riuniti in Congresso ad Alba, dal 29
al 1° giugno hanno approvato la seguente mozione sul nuovo
razzismo e la xenofobia in Italia.

Assistiamo a una forte campagna politica e d'informazione
riguardante i temi dell'immigrazione e dell’intolleranza razziale
su cui si è espresso con preoccupazione anche il presidente della
Repubblica, Giorgio Napolitano. Siamo rimasti impressionati per
i toni e i contenuti di molti servizi giornalistici, riguardanti
specialmente il popolo rom. Troppo spesso nei titoli, negli articoli,
nei servizi, i rom in quanto tali - come popolo - sono stati indicati
come pericolosi, violenti, legati alla criminalità, fonte di problemi
per la nostra società.

Purtroppo l'enfasi e le distorsioni di questo ultimo periodo sono
l'epilogo di un processo che va avanti da anni, con il mondo
dell'informazione e la politica inclini a offrire un capro espiatorio
al malessere italiano.

Singoli episodi di cronaca nera sono stati enfatizzati e attribuiti a un
intero popolo; vecchi e assurdi stereotipi sono stati riproposti senza
alcuno spirito critico e senza un'analisi reale dei fatti. Il popolo rom
è storicamente soggetto, in tutta Europa, a discriminazione ed
emarginazione, e il nostro Paese è stato più volte criticato dagli
organismi internazionali per la sua incapacità di tutelare la
minoranza rom e di garantire a tutti i diritti civili sanciti dalla
Costituzione Italiana, dalla Convenzione europea per la salvaguardia
dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali e dalla Dichiarazione
Universale dei Diritti Umani.

Siamo preoccupati perché i mezzi di informazione rischiano di svolgere
un ruolo attivo nel creare campagne di razzismo, diffidenza e
xenofobia sia verso i rom sia verso gli stranieri residenti nel nostro
Paese, considerate soprattutto le recenti azioni di controllo dell'identità
degli emigranti senza permesso di soggiorno.

Invitiamo i colleghi giornalisti allo scrupoloso rispetto delle regole
deontologiche e alla massima attenzione affinché non si ripetano episodi
di discriminazione.

Chiediamo all'Ordine dei giornalisti di vigilare sulle campagne diffamanti
nei confronti dei cittadini stranieri, regolari o irregolari.

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