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No Rai-Mediaset

PREMESSO CHE
la mozione approvata agli Stati Generali del 15 settembre 2005 dal titolo “Stati Generali/Costruiamo noi una legge seria per il sistema radiotelevisivo”, è rimasta lettera morta;

CONSIDERATO CHE

come lo scandalo Rai-Mediaset dimostra, non è più rinviabile la costituzione di una Commissione di alto livello e alto profilo che elabori una proposta di legge di riforma del settore dei media e in particolare di quello audiovisivo, capace di svincolarli dalla politica e dalla pubblicità;

VISTO CHE

è sempre più urgente una norma articolata e precisa sul conflitto di interessi e su un sistema mediatico libero che assicuri assoluta trasparenza in ogni processo di decisione e di organizzazione sull'informazione;

DIMOSTRATO CHE

senza trasparenza il potere democratico non ha alcuna legittimità per governare: è l'informazione che deve controllare la politica e non viceversa. E che non si può sterilizzare il dibattito su un problema così importante come quello che riguarda i mass media e la democrazia, a una riforma di parte, presentata da una componente politica come l’attuale maggioranza governativa;  

CONSIDERATO CHE

prevedere una Fondazione come unico organo proprietario (quella prevista dal Ddl Gentiloni), se da una parte separa le attività finanziate dal canone da quelle finanziate dalla pubblicità, dall’altra non realizza appieno l'autonomia decisionale del sistema informativo dai collateralismi politici ed economici;

i Delegati al XXV Congresso della FNSI riunito a Castellaneta Marina  

IMPEGNANO

la nuova dirigenza a costituire immediatamente, di concerto con l’Usigrai, una commissione di alto livello e di alto profilo per proporre le opportune modifiche alla riforma Gentiloni che realizzino la piena autonomia del sistema radio-televisivo pubblico da tutti i poteri e allo stesso tempo per superare la distorsione di una commissione parlamentare di controllo.


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