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XXV Congresso Nazionale della Stampa Italiana

 

INTERVENTO DI SIMONA FOSSATI

 

UNA FNSI DA RIFORMARE

 

La Fnsi ha urgente bisogno di rinnovarsi. La sua struttura è diventata troppo burocratica.

Rinnovarsi profondamente partendo dal suo Statuto-

 

E LA BUROCRAZIA FRENA LA PARTECIPAZIONE E impedisce l’esercizio della democrazia.

L’omogeneità del corpo elettorale è un principio basilare della democrazia. Nelle scorse
elezioni non è stato così: Ogni regione ha deciso le sue regole. C’è chi ha anticipato la
data, in alcune regioni gli elenchi degli aventi diritto al voto sono pubblici, in altre segreti.
Addirittura è stata disattesa l’unica regola certa quella che sancisce il termine di consegna
delle liste.

Le regole per le elezioni degli organi della FNSI devono essere CERTE, CHIARE e IDENTICHE
in tutte le regioni federate.

Non devono poter essere modificate a livello regionale, neppure dalle commissioni elettorali.

 

UN ALTRO PRINCIPIO BASILARE DEVE ESSERE: TANTI ISCRITTI, TANTI DELEGATI

Proponiamo che il numero dei partecipanti al congresso e il numero dei consiglieri nazionali
sia riequilibrato.

Da un lato va assicurata una rappresentanza a ogni Associazione regionale della stampa,
adeguata al numero dei suoi iscritti, dall’altro va garantita la tutela delle AA.RR.SS. più piccole.

 

UN CONTRATTO PER I DIRITTI DI TUTTI

Noi siamo per la difesa della contrattazione nazionale. Diciamo NO alle contrattazioni aziendali
sostitutive o erosive della contrattazione nazionale. NO alla riduzione del contratto nazionale a
mera rete di sicurezza.

Il contratto nazionale garantisce i diritti di tutti; quella aziendale garantisce solo i diritti di pochi,
dipendenti delle aziende più forti.

NO allo scorporo, nella trattativa e nel contratto nazionale, della parte economica da quella
normativa, anche per evitare che i non contrattualizzati vengano abbandonati al loro destino.

 

L’obiettivo da perseguire è che il costo del lavoro non contrattualizzato, e a tempo non indeterminato,
sia pari al costo del lavoro contrattualizzato e a tempo indeterminato, in modo che l’editore sia
scoraggiato dal ricorso al lavoro nero e precario.

 

La tutela dei freelance è importante anche per evitare che gli editori usino il lavoro sottopagato per
scardinare le poche e sempre meno rispettate garanzie previste dal contratto nazionale.

 

UN UOMO, UNA POLTRONA

La massima partecipazione si ottiene anche evitando sovrapposizioni di incarichi. Lo Statuto deve stabilire
l’incompatibilità per presidente, segretario generale, segretari aggiunti, membri della giunta, membri del
Consiglio nazionale e presidenti/segretari delle
AA.RR.SS. di rivestire cariche in partiti, consigli regionali e istituti collegati come Ordine, Casagit, Inpgi, Fondo
Complementare.

AUTONOMIA DAL POTERE POLITICO noi di Senza Bavaglio lo diciamo da tanto e allora diamo un segnale
sospendendo l’iscrizione al sindacato di coloro che ricoprono incarichi politici elettivi e non.

 

CDR

Il Cdr deve essere davvero messo nelle condizioni di far rispettare le norme del contratto nazionale. Il Cdr
deve rappresentare, oltre al corpo redazionale contrattualizzato, anche i freelance fissi o saltuari.

Per tutto ciò che concerne la violazione della norme contrattuali, il Cdr va affiancato dalle rispettive Associazioni
regionali. Le AA.RR.SS devono poter entrare nelle redazioni per verificare il rispetto dei diritti e della normativa,
così come gli ispettori dell’Inpgi hanno il potere di controllare il rispetto di quanto di competenza dell’Istituto e
di denunciare e di intervenire sulle inadempienze.

 

 

MOBBING

Come già fatto dai sindacati confederali, anche l’FNSI deve istituire l’ Osservatorio sul mobbing.

 

PIU’ POTERE CONTRATTUALE CON L’ OdB DEI FREELANCE

 

E’ ormai improrogabile la costituzione dell’OdB dei freelance già approvato all’unanimità durante il
XXIV Congresso della FNSI e mai istituito dal Consiglio Nazionale.

Cari colleghi, era una mozione approvata dal Congresso e il Segretario ha detto che la “Giunta ha
ritenuto di attendere questo congresso”.

E allora io mi chiedo “Che ci faccio qui?”

Quale garanzie ho che tutto ciò che verrà deciso e approvato in questo Congresso non verrà
disatteso di nuovo?

 

Un mercato del lavoro forte sia dal punto di vista dei diritti sia sotto il profilo economico, assicura
il valore e la correttezza dell’informazione, garantisce i contrattualizzati e i freelance.

I primi non vedrebbero a rischio il proprio lavoro, i secondi potrebbero vivere della loro professione.
Entrambi ne guadagnerebbero in dignità, professionalità e qualità della vita.

Gli editori non aprono il tavolo delle trattative perché pensano che la FNSI voglia contrattualizzare il
lavoro autonomo. E’ un grande equivoco. Un mercato del lavoro autonomo forte e tutelato: questa è
la vera flessibilità.

Con l’Organismo di Base dei freelance la FNSI acquisisce maggiore potere contrattuale nei confronti
degli editori. E i giornalisti liberi professionisti avrebbero più motivi per avvicinarsi al sindacato.

 

 

Colleghe e colleghi non abbiate paura dei freelance, non abbiate paura di avere coraggio, il coraggio di
lottare insieme, contrattualizzati e freelance.

 

La paura ti rende prigioniero, la speranza può renderti libero.

 

Liberi e coraggiosi. E allora colleghi, vi chiedo un atto di coraggio.

 

In questi giorni abbiamo sentito tante belle parole, tanti concetti ma alla fine nulla di concreto. E allora
un proposta vera concreta ve la faccio io per dare un segnale forte agli editori ma anche per fare vedere
e capire ai colleghi che il sindacato non è morto e se è un po’ malato è pronto a riprendersi e a lottare
compatto e unito:

Eleggiamo Lirio Abbate alla presidenza della FNSI.

 

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