Sindacalista Double Face
Avvertenza: I personaggi e i fatti riportati nelle pagine del "Diario di Piero" sono immaginari ma autentica è la realtà che li produce.
Milano, 20 gennaio
Ieri ho incontrata Valerio. È tornato a lavorare alla redazione di NIR, anche se la situazione non è cambiata rispetto allo scorso anno. L'editore costringe i redattori ad aprire la Partita Iva e li inquadra come consulenti in cambio di novecento euro al mese. Non hanno un contratto giornalistico ma lavorano sei giorni su sette con turni di 10 ore, festivi compresi e poche ferie.
Marco, un collega più anziano di Valerio, si era più volte rivolto al Sindacato per denunciare la situazione della NIR, ma l'editore e il direttore sono in
stretti rapporti con alcuni sindacalisti e non solo. È proprio un sindacalista che fornisce loro consigli su come evitare problemi sindacali da parte dei
redattori. Agisce in maniera spudorata. Il problema è che, per colpa di simili personaggi, molti giornalisti rifiutano di iscriversi al Sindacato.
Invero, ricordo che Marco dal Sindacato ha ricevuto soltanto promesse di interventi alla NIR e tante strette di mano ma alla fine ha lasciato il lavoro, dopo aver sopportato per mesi una pesante azione di mobbing. Ha smesso di fare il giornalista, adesso lavora nel settore amministrativo di una fabbrica di scarpe.
Alla NIR, invece, è stato persino inserito il turno notturno sempre di 10 ore, domenica e festivi compresi. Valerio, dopo una lunga pausa di riflessione, è
tornato a lavorare alla NIR, anche perché in altre redazioni ha trovato situazione simili o addirittura peggiori (per esempio, in alcune testate le
funzioni di caporedattore e di vice – direttore spesso sono svolte da persone incapaci, non iscritte nell'Albo dei giornalisti ma molto vicine all'editore o
al direttore o ad un amico da accontentare).
Una volta era più facile ottenere dei contratti regolari, anche se a tempo determinato, adesso è quasi impossibile per molte ragioni.
È tutto per oggi.