FREELANCE/Compatti per vincere
18/01/06
Considerando che la situazione dei giornalisti freelance e precari è sempre più critica e rischiano di diventare, nelle mani degli editori, uno strumento per contenere al massimo i costi e ridurre l'organico delle redazioni
CHIEDIAMO
di considerare queste richieste come prioritarie e improrogabili, per porre un freno alla devastazione del mercato del lavoro autonomo:
Rinnovo del contratto
Per poter assicurare un'informazione di qualità e svolgere il proprio lavoro in autonomia, i freelance hanno bisogno di regole certe: un mercato esterno forte, sia dal punto di vista dei diritti sia dal punto di vista economico, come avviene in altri Paesi, può aiutare a garantire la qualità dell'informazione e permetterebbe a chi è fuori di vivere davvero della propria professione, a chi è dentro di non vedere continuamente a rischio il proprio lavoro, e ad entrambi di recuperare in dignità, professionalità e qualità della vita.
Per questo è importante, come prevede anche il quinto punto (lavoro autonomo) della proposta per la piattaforma contrattuale, perseguire i seguenti obiettivi:
- commissioni di lavoro, per tutelare il diritto al pagamento dei pezzi, anche di quelli non pubblicati, non per forma o contenuto, ma per cambiamenti nelle scelte redazionali
- tariffario della categoria che garantisca compensi minimi davvero professionali. L’attività autonoma in tutti i media, va infatti equiparata a quella dei colleghi contrattualizzati, secondo il principio ‘Eguale retribuzione per eguale lavoro’ a tutela della dignità professionale. Il tariffario minimo dovrà essere parametrato al costo per gli editori dei giornalisti assunti. La determinazione del compenso viene definita attraverso un apposito tariffario, che deve considerare anche il tempo, concordato fra le parti sociali.
- certezza dei pagamenti nei tempi stabiliti dalla legge, 30 giorni dalla consegna, ovvero dalla prestazione
- diritti all'assistenza e alla previdenza, a carico dei committenti.
Vigilanza dei CDR
I CDR devono vigilare sull'assunzione di aspiranti giornalisti e sull'impiego di stagisti non pagati e non affiancati da redattori che facciano loro da tutor. Ciò significa cambiare la prassi abituale che di fatto crea una concorrenza sleale che vede svilita la professionalità di quanti lavorano come liberi professionisti dell'informazione. Disporre di forza lavoro a costo zero e priva di tutele, significa penalizzare oltre a coloro che svolgono con professionalità questo lavoro anche la qualità dell'informazione.
Organismo di base
La costituzione dell’Organismo di Base, unico mezzo per rafforzare davvero i lavoratori autonomi nei confronti della crescente arroganza degli editori.
Proposta, lo ricordiamo, già approvata all’unanimità al XXIV Congresso FNSI, nel novembre 2004.
Ecco riportata qui sotto la mozione integrale:
“Prendendo spunto dall'innovazione organizzativa introdotta nello Statuto della FNSI e ritenendo fondamentale stimolare e promuovere una nuova e più estesa partecipazione al sindacato unitario dei giornalisti, il XXIV Congresso della Federazione della Stampa riunito a Saint Vincent
IMPEGNA
la nuova Giunta Esecutiva della FNSI a proporre, entro due mesi dal suo insediamento, al Consiglio Nazionale di deliberare il riconoscimento dell’Organismo di Base Freelance come previsto dall’art. 37 dello Statuto FNSI.
Un Organismo di Base i cui iscritti abbiano questi requisiti:
L’ iscrizione all’Associazione regionale.
L’identificazione delle caratteristiche professionali degli iscritti secondo parametri di esercizio esclusivo del lavoro autonomo.
L’esclusione degli iscritti ad altri Ordini professionali.
Con la certezza che tutelare con forza chi è esterno alle redazioni significa tutelare anche i contrattualizzati
IMPEGNA
la nuova dirigenza della FNSI a combattere con strumenti legislativi e sindacali affinché si introducano indispensabili tutele professionali e previdenziali.”
Mandate una mail, scrivendo “Sottoscrivo il documento e aderisco all'Organismo di Base dei Freelance ” e i vostri dati: nome e cognome, pub. o prof., numero tessera Ordine, regione di appartenenza qui
Le prime 115 firme
Baioni Giusy
Banfi Dario
Barbieri Carones Andrea
Basilico Fabio
Berardi Cinzia
Bernardi Lelio
Bigotto Antonella
Bonaiti Sabrina
Boriani Raimonda
Brunasti Maddalena
Buonfiglio Maddalena
Buzzi Giuseppina
Canali Piervincenzo
Cannella Claudia
Capelli Francesca
Cascapera Emanuele
Casei Mirella
Castiglioni Luisa
Chiabrando Mauro
Chiaia Emma
Chiurazzi Monica
Ciarla Fabio
Cileo Vitantonio
Condina Alessandro
Contardi Nicoletta
Costanzo Elisa
Cristoforetti Cecilia
Croci Marinella
D’Amico Rosaria
Dal Magro Giovanna
De Ciuceis Marco
De Luca Federica
Elli Simona
Espanet Luisa
Fabiani Cecilia
Faiella Maria Giovanna,
Falcinella Nicola
Fanelli Alessandra
Fava Alessandra
Fedele Gianvittorio
Ferrari Paolo
Ferrero Barbara
Folli Anna
Fossati Simona
Franchini Antonella
Frau Silvia
Garampelli Emanuela
Gianni Sergio
Gianquinto Francesca
Gibellino Fabio
Grassano Isa
Gregori Valentina
Griffa Valerio
Lampe Lisa
Lentini Alberto
Lenzo Danilo
Locatelli Gian Paolo
Lombardi Alessandra
Mancuso Palmira
Maritato Mariangela
Massacesi Lucia
Mauri Alessandra
Melis Gianna
Melotti Monica
Mezzanotte Laura
Mistri Paola
Molteni Marcella
Mondino Carla,
Monti Ines
Morabito Nicoletta
Nurnberg Paola
Ogna Laura
Osella Micaela
Pajé Elisabetta
Palumbo Alfonso
Panico Massimo
Panzeri Stefano
Parisi Lucia
Pavan Donatella
Perotti Gianni
Petringa Giusi
Picca Cesario
Piccaluga Massimo
Piccirilli Pina
Pisa Elisabetta
Pisapia Anna
Piscitelli Olga
Pompameo Rosella
Puletti Chiara
Quami Alessandro
Raucci Monica,
Ricci Settimia
Rinaldi Paolo
Romeo Guido
Salimbeni Rita
Sebastianutti Laura
Soli Ornella
Spampinato Roberto
Stringa Paola
Tagliacarne Anna
Tarallo Pietro
Tereo Antonella
Terzoli Laura
Tiscornia Paola
Tisselli Adriana
Tognarini Alessandro
Troini Costanza
Trombetta Paola
Valcavi Giuliana
Valsecchi Gianluigi
Varalla Laura
Verti Marilisa
Vicenzi Antonella
Zupo Leonella
Zuzzaro Licia