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FREELANCE/007 operazione riscossa



18/01/06


La situazione di noi giornalisti freelance e precari è sempre più critica. Rischiamo di essere, nelle mani degli editori, uno strumento per contenere i costi e ridurre l'organico delle redazioni.

Vessati, ricattati, umiliati, siamo costretti a firmare lettere vergognose con cui perdiamo ogni diritto e subiamo tutti gli oneri, dobbiamo accettare compensi spesso umilianti. Siamo sostituiti da stagisti che si improvvisano giornalisti a pieno titolo.

Nel 2006, anno in cui abbiamo inventato i fantasmi dell’informazione, i giornalisti freelance e tutti coloro che non sono contrattualizzati si sono resi visibili. I fantasmi hanno partecipato compatti a tutte le manifestazioni della FNSI, sono stati citati dai media, imitati nelle manifestazioni di altre categorie di lavoratori, protagonisti sul palco degli Stati Generali al Capranica di Roma lo scorso novembre, sono stati apprezzati dai rappresentanti del Governo presenti all’evento.

Abbiamo portato alla luce la situazione vergognosa di disagio in cui si trovano oggi i giornalisti liberi professionisti italiani,

Denunciato il fatto che gli editori, attraverso le parole del loro capodelegazione Donati, abbiano sentenziato: “I freelance non ci riguardano”. Non vogliono nemmeno pensare di darci i diritti e il riconoscimento professionale che meritiamo.

In settembre abbiamo mandato una lettera aperta all’Ambasciatore Boris Biancheri, presidente della FIEG, denunciando la drammatica situazione del lavoro autonomo.

Ci siamo schierati al fianco dei contrattualizzati nella lotta per la vertenza contrattuale. Perché solo con una lotta comune tra le due facce del giornalismo, gli uni a sostegno degli altri, potremo alla fine vincere.

Il 2007 può e deve essere l’anno della riscossa! Cominciamo subito con un documento che abbiamo consegnato con le prime firme di sottoscrittori al Segretario Generale FNSI, Paolo Serventi Longhi, al Presidente FNSI Franco Siddi, a tutti i membri della Giunta FNSI, al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Ricardo Franco Levi, al Ministro del lavoro Cesare Damiano, al Presidente della Commissione Cultura alla Camera, Pietro Folena, al Ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni.

Siamo in migliaia, sparsi su tutto il territorio, dobbiamo far sentire la nostra voce.

Questo documento - sottoscritto finora da oltre cento colleghi - è l’inizio della riscossa. Occorre farlo girare e farlo firmare da più giornalisti liberi professionisti possibile. Chiediamo che sia finalmente varato l’Organismo di Base dei Freelance, importante organo del sindacato per farci sentire all’interno della Federazione Nazionale della Stampa Italiana. Un organismo che dia forza alla nostra voce e permetta di coordinarci con i colleghi contrattualizzati.

Essere in tanti e tutti uniti, al di là di divergenze o appartenenze, è il solo mezzo che ci resta per fare valere le nostre istanze!

Mandate una mail, scrivendo “Sottoscrivo il documento e aderisco all'Organismo di Base dei Freelance ” e i vostri dati: nome e cognome, pub. o prof., numero tessera Ordine, regione di appartenenza qui




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