TFR/Che Fare? Meglio darlo al fondo pensione complementare
(di Pino Nicotri)
14/01/06
Cari colleghi,
il consiglio generale dell'Inpgi tenuto il giorno 10a Roma si è occupato
per l'intero pomeriggio di quali indicazioni dare ai colleghi riguardo la
nuova disciplina del Trattamento di fine rapporto (Tfr), relativa a quei
nostri soldi conservati per legge dall'azienda fintanto che non li possiamo
riscuotere come liquidazione.
Dalla discussione e dai vari argomenti portati a supporto è emerso che la
cosa migliore da fare è chiedere all'azienda il trasferimento dei soldi del
Tfr al fondo della nostra pensione integrativa (Fondo di Previdenza
Complementare di Giornalisti, in sigla FPCGI) e che la richiesta vada
presentata entro la fine del corrente mese di gennaio 2007. Per le domande
successive a tale data i datori di lavoro perdono infatti l'obbligo di
versare di tasca propria al fondo l'1% dello stipendio dei dipendenti.
Tale obbligo invece permane per i datori di lavoro i cui dipendenti chiedono
il trasferimento in questione entro la fine del mese corrente. E' vero che
la normativa ci dà sei mesi di tempo per decidere, ma è anche vero che chi
decide negli altri cinque perde quell'1% oggi a carico delle aziende.
Le domande vanno fatte compilando un apposito modulo che potete scaricare
agevolmente dal sitohttp://www.fondogiornalisti.it
Il sito ha vari link, ognuno per un argomento diverso, e sulla colonna di
sinistra c'è anche il comodissimo link "domande e risposte". Tenete presente
che il personale è numericamente ridotto all'osso, motivo per cui le
risposte non sempre sono date a tamburo battente.
Il link a centro pagina della home page"Come destinare il TFR alla
Previdenza Complementare" è una utile guida pratica. Una volta cliccato
questo link, sulla colonna di sinistra ne compaiono vari altri, compresi
quelli che permettonodi seguire anno per anno tutto ciò che ha riguardato
il fondo a partire dalla normativa.
Le strategie di investimento del fondo pensione integrativa dei giornalisti
sono di tre tipi tra loro diversi e ognuna di loro ha avuto in questi anni
un suo rendimento, a volte strepitoso. Potete seguire i vari andamenti anno
per anno, cliccando l'apposito link"Andamento Gestione"nella zona centrale
della home page.
NON aspettate l'ultimo giorno di gennaio, perché ci sono aziende, come
Repubblica, che fanno le buste paga già il 15 e quindi per le adesioni dopo
questa dataci sono delle perdite di (si spera solo di) tempo.
Un paio di note ulteriori:
1)Perpoter esercitare appieno i propri diritti è necessario
essereiscrittial Fondo:dal primo gennaio di quest’anno – proprio in virtù
delle nuove normative - si possono iscrivere anche i pubblicisti e i
praticanti. Iprofessionisti controllino comunquela propria posizione.
2) Cosa scegliere?La linea di demarcazione è tra aziende con più o meno di
50 dipendenti: se sono meno, si può anche lasciare il Tfr in azienda e non
cambia niente rispetto al passato, soprattutto sé l’età della pensione è
vicina. Per i giovaniinvece il consiglio è di aderire a un fondo per
crearsi una pensione complementare.
Spero di essere stato chiaro e almeno in parte utile.
Pino Nicotri
Consigliere Generale dell'Inpgi
Senza Bavaglio