15/09/05
STATI GENERALI/Nuove forme di Lotta
Nonostante questo documento, presentato da Senza Bavaglio, fosse stato
sottoscritto da decine di colleghi, il Segretario della FNSI non ha ritenuto
opportuno metterlo in votazione ma recepirlo come raccomandazione alla
giunta.
Avremmo preferito qualcosa di più. Alla FNSI manca un centro studi, mancano
strutture per ripensare il ruolo del sindacato, migliorarlo e renderlo più
moderno e al passo con i tempi. La commissione che avevamo proposto avrebbe
avuto solo un valore consultivo e di studio. Avevamo anche indicato alcune
linee d'azione per poterne verificare la fattibilità.
Sarà per un'altra volta. Noi crediamo che il sindacato debba sterzare per
essere più efficace nella lotta.
Per favore leggete questo testo con attenzione.
Senza Bavaglio
Ordine del giorno
CONTRATTO, NUOVE FORME DI LOTTA
Gli editori hanno già messo in conto un numero di giornate di sciopero dei
giornalisti più o meno equivalente a quelli dell'ultima contrattazione.
Il momento è critico: ci sono molte testate traballanti, che non ha senso
danneggiare ulteriormente mettendo a rischio posti di lavoro, e nello stesso
tempo sembra masochistico bloccare le nuove iniziative. Inoltre non si può
non vedere che è sempre più difficile indurre i colleghi a scioperare in
modo tradizionale: i colleghi si sentono più deboli; la vita sempre più
cara; lo stipendio sempre uguale. Proprio quando la situazione richiede uno
sforzo proporzionato alla chiusura manifestata dagli editori.
Per riuscire a chiudere un buon contratto sarà dunque necessario organizzare
un numero di giorni di sciopero almeno doppio rispetto a quello della
contrattazione precedente. Un programma difficile che necessita di
un'attenzione particolare, per non affossare - come dicevo prima - testate
in difficoltà.
Bisogna inventare dunque nuove modalità di sciopero
Più fastidiose per il datore di lavoro, perché colpiscono i suoi più alti
interessi economici.
che non mettano a repentaglio le testate più fragili, i cui editori magari
attendono soltanto la proclamazione di uno sciopero per mandare tutti a casa
che non espongano a rischio, dunque, posti di lavoro che in questa
situazione di precarizzazione spinta non verranno recuperati
che non danneggino inutilmente i colleghi senza danneggiare i datori di
lavoro: e ci riferiamo ai colleghi dei mensili, i cui scioperi finora sono
stati assorbiti dagli editori senza danni.
Per questi motivi, crediamo che nuove forme di lotta possano, ad esempio,
essere scioperi a scacchiera nei mensili, di settori strategici quali la
composizione e i servizi fotografici: poche persone, che potrebbero
scioperare per molti giorni, impedendo l'uscita dei mensili, ed essere
sostenute economicamente dai colleghi al lavoro tramite la devoluzione delle
loro giornate.
Ci sono poi società che editano mensili e partecipano ad altre società che
pubblicano settimanali: i colleghi dei mensili potrebbero devolvere le loro
giornate di sciopero lavorato ai colleghi di questi settimanali, strategici
per gli editori, permettendo loro di far saltare l'uscita di più numeri.
Allo stesso tempo, come preannunciato dal segretario, i giornalisti dei
quotidiani nazionali e locali devono essere chiamati a lottare per più
giorni consecutivi, in periodi strategici per la raccolta pubblicitaria.
Chiediamo dunque che:
I giornalisti riuniti per gli Stati Generali dell'informazione
diano mandato alla segreteria della FNSI
di istituire nel più breve tempo possibile una commissione che studi nuove
forme di lotta sulla falsariga di quelle indicate qui solo a titolo
esemplificativo.
La commissione sarà ristretta ma aperta a tutte le componenti presenti nella
FNSI, inclusi i rappresentanti dei giornalisti freelance, e riferirà in
brevissimo tempo alla giunta esecutiva.