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27/06/05



FREELANCE/Traditi dalla Lombarda, senza democrazia sindacale, i liberi professionisti di Senza Bavaglio si ritirano.



Questo è il documento che i freelance di Senza Bavaglio hanno presentato
questa mattina, lunedì 27 giugno, alla riunione del gruppo freelance
convocata dalla autoreferenziale Commissione sindacale della Associazione
Lombarda dei Giornalisti.

"Convocati da una commissione sindacale arbitraria e delegittimata, i
freelance di Senza Bavaglio, ai quali è stato impedito di esprimere
democraticamente le proprie preferenze attraverso il voto, durante
l'assemblea del 13 giugno scorso, non si riconoscono nella rappresentanza
sindacale imposta dall'alto.

Testimoni attenti di quello che sembrava un interesse del tutto nuovo verso
"l'altra metà del giornalismo", non vogliamo renderci complici dell'ennesimo
colpo di mano: non ci stiamo perciò a legittimare anche solo con il nostro
dissenso un gruppo di lavoro che non gode dell'appoggio democratico dei
freelance.
Per tutti gli altri gruppi di lavoro è valsa la prassi delle elezioni per
indicare un coordinatore e un vice coordinatore; non si comprende perché per
il gruppo freelance non debba valere la stessa regola.

I freelance, tanto per fare chiarezza, sono liberi professionisti
dell'informazione. Da soli costituiscono i due terzi dei giornalisti
italiani, secondo le stime della Fnsi, e sono autori del 70 per cento del
prodotto giornalistico in edicola.

Non hanno bisogno di sedute di autocoscienza o di lezioni sbagliate nei
termini e nei toni, come quelle ascoltate il 13 giugno in questa stessa
sede. Esistono luoghi diversi per affrontare problemi differenti. In quel
caso si sarebbe dovuto dibattere di Contratto e di sciopero.

Improvvisamente al centro dell'attenzione da parte delle redazioni, ma anche
del sindacato nazionale, che ha auspicato la costituzione di un organismo di
base, i freelance hanno già lunga esperienza alle spalle. In Lombardia si
sono organizzati come gruppo da oltre 11 anni e ruotano attorno a quello che
oggi è Senza Bavaglio. E' bene ricordare che i freelance si riunivano fuori
dall'ALG molto prima che l'associazione stessa si rendesse conto della loro
esistenza.
Non si può tornare indietro, non è possibile ogni volta ripartire da zero.

Noi freelance di Senza Bavaglio non continueremo a prendere parte a questa
riunione e non accetteremo alcuna nomina d'ufficio da parte di chi vuole
farsi le ossa sui freelance a nostre spese. Abituati a ottimizzare il tempo
a disposizione, i freelance che lavorano con Senza Bavaglio conoscono a
fondo i problemi della categoria per averli a lungo dibattuti e studiano da
sempre i sistemi migliori per risolverli.

Occorrono regole precise, non manovrabili a seconda della convenienza del
momento. Ci aspettavamo da questa dirigenza sindacale un impegno forte in
difesa delle garanzie e dei diritti che sono dei giornalisti tutti, dunque
pure dei freelance, visto che su di loro grava sempre più anche la
salvaguardia dei valori di questa professione.

Per tutti questi motivi abbandoniamo l'aula della Lombarda e chiediamo venga
messa agli atti la nostra dichiarazione.
I freelance di Senza Bavaglio

Milano, 27 giugno 2005 "

Senza Bavaglio guarda avanti in completa armonia con i principi stabiliti dallo
statuto FNSI: ci hanno tolto lo sportello freelance in
Lombarda perché non ubbidivamo pedissequamente ai loro ordini? Ebbene noi
rispondiamo ai freelance dallo Sportello Virtuale creato sul sito
(www.senzabavaglio.info); ascoltiamo i freelance in occasione delle cene
organizzate una volta al mese, a Milano e a Roma, e cerchiamo anche di
agevolarli nelle relazioni professionali promuovendo incontri con direttori
di testate; discutiamo con i freelance nelle commissioni on-line; ne
portiamo avanti le rivendicazioni in sede di Commissione Contratto FNSI ma
anche in Parlamento, dove abbiamo contribuito alla proposta di legge sulla
libera professione giornalistica.

Senza Bavaglio



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