Caro Fassino, Secondo diverse fonti il tramonto del governo Berlusconi starebbe accelerando le “migrazioni” di dirigenti Rai da un polo all’altro.Secondo “Il Mondo”, (citato da “Dagospia”) “in viale Mazzini è già in corso una sorta di grande fuga dalla maggioranza. La presa di distanza più clamorosa sarebbe quella di Agostino Saccà, già dg dell'azienda e ora capo della fiction, al cui traghettamento starebbe lavorando Piero Fassino in persona, segretario dei ds “.Nel frattempo, nelle file dell’opposizione , qualcuno avrebbe già dato il via alle liste di proscrizione della sinistra chiedendo che la testa di Antonio Socci non torniad occupare il monoscopio.Bene, di fronte a fenomeni del genere, Le scrivo, come canone-pagante, per chiederLe che la prossima maggioranza non ripeta la strage di professionalità e di programmi che in questi anni ha imbavagliato Biagi, Santoro, Guzzanti, Fini, Beha , Luttazzi, Freccero e tanti altri, mai emersi all’onore delle cronache.Se Socci ha paragonato la sinistra a Pol Pot e realizzato una delle interviste al premier più sdraiate che la storia ricordi , ciò non toglie che sia stato anche il primo giornalista che abbia dato voce agli umori del fondamentalismo cattolico e che abbia scritto il libro più tempestivo sui nuovi martiri cristiani.Che cosa vieta che continui a illuminarci sugli argomenti di sua competenza ?Diverso è il discorso su altri personaggi. Prima di “traghettare” nel futuro olimpo ulivista quelli che hanno avuto un ruolo da protagonisti nell’oscuramento di Enzo Biagi o di altri autori o giornalisti abbiate almeno il pudore di restituire al loro lavoro e alla loro dignità le vittime degli “epurator”.Le sarà di conforto, Onorevole , rileggersi l’ultima lettera scritta da Biagi alla Rai quando chiedeva, dopo mesi di umiliazioni, “un po’ di rispetto dopo aver lavorato in Rai per 41 anni”. La trova nel libro “Il regime” di Peter Gomez e Marco Travaglio, edizioni Bur, euro 9,50. Lettura utilissima per qualsiasi futuro governo.
Mimmo Lombezzi