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LOMBARDA/ La stagione dell’amore per un sindacato on the road.
Simona Fossati di Senza Bavaglio eletta Segretario.
(di Senza Bavaglio)


18/12/07

 

Una scheda bianca, 29 voti. Così, all’unanimità, Giovanni Negri di Stampa Democratica è stato riconfermato presidente dell’Associazione lombarda dei giornalisti. Al suo secondo mandato, Negri ottiene oggi la più ampia fiducia. Tre anni fa, al suo insediamento tutta l’opposizione, anche Senza Bavaglio, lo aveva aspramente criticato: la sua maggioranza aveva fatto incetta di poltrone; non era il presidente di tutti. Perché, ora, questa svolta: è iniziata la stagione dell’amore?

L’apertura di credito nei confronti di Giovanni Negri ha una ragione fondamentale e molti ambiziosi obiettivi. La ragione è quella di un’intesa sulla base dei programmi cercata e fortemente voluta dallo stesso presidente. Gli obiettivi, in un momento di così profonda crisi del sindacato, passano tutti attraverso un’attenzione più alta ai problemi del giornalismo, attraverso il contatto con i colleghi di tutte le redazioni, anche quelle più periferiche, e attraverso la creazione di dipartimenti che affrontino i molti capitoli del giornalismo di oggi, vertenze, contratto, disoccupati, freelance, statuto, uffici stampa e CdR. Si prospetta insomma un sindacato che accantona le divisioni “partitiche” per imboccare invece un rinnovamento politico.

L’elezione all’unanimità di Giovanni Negri apre una fase nuova del sindacato dei giornalisti lombardi. Senza Bavaglio ha deciso di partecipare all’esperimento, nel segno di quello che sarà un Laboratorio in progress, per restituire alla Lombardia il ruolo di regione leader anche nell’attività sindacale. Per il momento, i primati sono essenzialmente numerici: questa regione ha la più alta concentrazione di aziende editoriali e di conseguenza anche il più alto numero di vertenze affrontate e da affrontare, il più alto numero di precari, di disoccupati, di freelance. L’ambizione del nuovo direttivo – e Senza Bavaglio è impegnato in prima linea anche con l’elezione di Simona Fossati in giunta come segretario - è fare un sindacato di risultati, non solo di parole; un sindacato presente, a fianco di tutti i colleghi e al servizio del giornalismo.

Senza Bavaglio è pronto a dare il suo contributo per lavorare, ma vigilerà perché le intenzioni si traducano in fatti. Senza Bavaglio ha chiesto al presidente che, una volta avviato il lavoro delle commissioni, si fissi anche la scadenza per una verifica, in corso d’opera, per fare il punto sui risultati ottenuti.

Il dibattito nel corso della prima riunione del direttivo, il 14 dicembre, ha sostanzialmente allineato tutte le correnti sul filo della condivisione dei punti programmatici e di metodo, per quella che si prospetta come una nuova fase sindacale in Lombardia.

L’accordo e il conseguente lavoro da fare in Lombardia si inseriscono nell’ambito del quadro nazionale, tra la dura battaglia sostenuta contro gli editori per convincerli a sedersi al tavolo delle trattative, per quello che resta ancora da fare per ottenere il rinnovo del contratto e comunque per il futuro anche post contrattuale.

Nel programma presentato da Negri, tra l’altro, figura la revisione dello Statuto, tema sul quale Senza Bavaglio si è già impegnato a lungo, con un gruppo di lavoro interno. Figura un aggiornamento costante dei CdR che vanno appoggiati e seguiti da vicino in tutta la regione, anche nelle sue più lontane periferie. Figura un’attenzione con tanto di lente di ingrandimento nei confronti degli uffici stampa. E figura la messa in atto delle mozioni presentate al XXV Congresso nazionale FNSI appena concluso.

Infine, Giovanni Negri si è impegnato a riformare la commissione elettorale per procedere al riconteggio manuale delle schede delle ultime elezioni. Negri accoglie dunque la richiesta firmata dalla maggior parte delle componenti, all’indomani dello spoglio elettronico che, per stessa ammissione dei tecnici ha dato qualche problema e quindi occorre sottoporre a una verifica manuale.

L’elezione del presidente è avvenuta a scrutinio segreto. Giovanni Negri è stato confermato all’unanimità: 29 voti a favore, una scheda bianca. Appena eletto Giovanni Negri ha dichiarato di voler coinvolgere tutti e 30 i consiglieri. Si è definito un “presidente di strada”, on the road, pronto a iniziare un viaggio tra i giornalisti di tutta la Lombardia.

Subito dopo si è proceduto all’elezione dei membri di Giunta (quattro professionali e due collaboratori, come prevede lo statuto). Sono stati eletti per i professionali: Simona Fossati (Senza Bavaglio) 17 voti; Anna Del Freo (Quarto Potere) 15 voti; Paolo Chiarelli (Stampa Democratica) 12 voti; Saverio Paffumi (Nuova Informazione) 7 voti. Sono stati eletti per i collaboratori: Franco Marelli Coppola (Stampa Democratica) 6 voti; Massimo Cherubini (Movimento Liberi Giornalisti) 4 voti.

La Giunta si è poi riunita per procedere all’elezione delle cariche. Su proposta del Presidente Giovanni Negri sono stati eletti per i professionali: Paolo Chiarelli (Stampa Democratica) Vice presidente con delega alla tesoreria; Anna Del Freo (Quarto Potere) Vice presidente con delega all’organizzazione; Simona Fossati (Senza Bavaglio) Segretario; per i collaboratori, Franco Marelli Coppola (Stampa Democratica) Vice presidente.

Senza Bavaglio



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