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V Congresso Nazionale di Senza Bavaglio - Alba2008

PETROLIO: PARLA IL MEND
In esclusiva al V Congresso di Senza Bavaglio
la prima diretta telefonica con il capo della guerriglia nigeriana.

29 Maggio - 1° Giugno 2008

Il video dell'intervista

Il testo dell'intervista


"Non siamo interessati ai rapimenti in sé, lo facciamo solo
per attirare l'attenzione sulla nostra situazione". E'
quanto ha affermato un rappresentante del Movimento
per l'Emancipazione del Delta del Niger (Mend), il
gruppo di militanti che chiede una migliore distribuzione
delle ricchezze della Nigeria e che si è reso protagonista
di azioni di sabotaggio agli oleodotti e rapimento di
tecnici stranieri che lavorano per le compagnie
petrolifere (compresa l'Agip) che operano nel paese africano.

Il Mend comunica con i giornalisti con e-mail. Per la
prima volta è stata sentita la voce di uno dei suoi dirigenti
al telefono. Il militante - conosciuto con il nome di battaglia
Jomo Gbomo - è intervenuto durante la tavola rotonda
"Nelle trame del petrolio, storie di bari e barili", organizzato
dalla componente sindacale Senza Bavaglio ad Alba, durante
la parte pubblica del V congresso nazionale, dal 29 maggio
all'1 giugno.

Sulla necessità della lotta armata, il rappresentante del
Mend ha spiegato che "dopo decenni di discorsi e risoluzioni
ci siamo resi conto che era giunto il momento di cambiare
strategia. Quello delle armi è l'unico linguaggio che la
maggior parte dei leader africani capisce e che permette
alla gente di reagire più in fretta", aggiungendo però che
"la spada e la penna dovrebbero agire insieme".

A tal proposito il guerrigliero, che si è espresso in un ottimo
inglese, ha detto che la copertura della vicenda da parte dei
mass media è buona ("non potrebbe essere altrimenti visto
che c'è di mezzo il petrolio") nonostante il tentativo di
disinformazione da parte del governo.

E comunque c'è la predisposizione a dare un senso ai tant
anni di inutili colloqui per giungere all'obiettivo del Mend,
fondato nel 2005. Il movimento mira ad emancipare il popolo
nigeriano dandogli la possibilità di controllare le immense
risorse petrolifere che il paese ha, rispettando nel contempo
l'ambiente fortemente compromesso dall'incontrollato
sfruttamento del territorio da parte delle grandi compagnie
straniere.

Sfruttamento che poi non porta alcun beneficio alla
popolazione locale. Durante il suo intervento il portavoce dei
guerriglieri ha infatti detto che "il governo deve parlare con
Henry Okah che è un uomo onesto e franco e l'unico che in
questo momento ha la chiave per giungere a una soluzione
pacifica del conflitto in essere". Henry Okah è stato catturato
in Angola e estradato in Nigeria, dove giace in un carcere.

Al convegno, tenuto nella splendida cornice del teatro comunale
di Alba, hanno preso parte tra gli altri Robert Wiener, ex senior
producer della Cnn e un vecchio amico di Senza Bavaglio,
Nicholas Shaxson del financial Times, Benito Li Vigni, assistente
personale di Enrico Mattei, Antonio Tricarico, coordinatore
della Campagna per la riforma della Banca mondiale, e l'ingegner
Pier Paolo Carini, amministratore delegato dell'Egea, società
Locale di produzione di energia, Giorgio Fornoni, autore del
Reportage di Report sul gas comprato dall'Eni in Russia, e Mario
Molinari collega che ha presentato il video realizzato durante la
liberazione dei tecnici italiani rapiti dal Mend in Nigeria e
consegnati ai giornalisti Massimo Alberizzi e Mario Molinari.




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