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Aeranti-Corallo
PREMESSO CHE
migliaia di colleghi della piccola emittenza radio-televisiva vivono quotidianamente una situazione professionale difficilissima sotto il profilo economico con salari d’ingresso da 1200 euro mensili lordi che, dopo anni di servizio, arrivano al massimo a 1300 euro netti al mese;
RILEVATO CHE
questi colleghi operano in realtà radio-televisive piccole che, tuttavia, costituiscono una buona fetta del settore dell’informazione italiana non rappresentata solo da Rai, Mediaset, Sky e La7;
CONSIDERATO CHE
nelle piccole emittenti non esiste alcuna prospettiva di carriera e che pertanto, in questo ambito non sono possibili miglioramenti salariali se non con la qualifica di redattore con 30 mesi di anzianità;
il segretario generale, la giunta esecutiva e il consiglio nazionale a effettuare un monitoraggio all’interno della categoria e ad avviare tutte le iniziative volte a realizzare un miglioramento contrattuale.