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PERIODICI/Giornalisti, non impiegati



Precariato e qualità del lavoro nei periodici


Nel mondo dei periodici la lotta alla precarietà e la difesa della qualità
del lavoro sono i punti chiave dell'identità giornalistica. Nelle linee di
modifica del CNLG, scaduto il 28 febbraio, si ribadisce il ruolo centrale
del lavoro giornalistico, la sua alta professionalità e la necessità che
esso si svolga nel rispetto dei principi deontologici di autonomia
professionale.
Le nuove flessibilità introdotte nel precedente contratto non hanno aperto
il mercato né favorito l'occupazione, ma al contrario hanno accelerato una
precarizzazione del lavoro giornalistico che ha indebolito fortemente
l'intera categoria. È necessario, pertanto, che si arrivi a una limitazione
dell'uso sia del contratto a termine (articolo 3), come già indicato nelle
linee di modifica, sia delle altre flessibilità introdotte nel passato. La
legge Biagi-Maroni deve invece essere ritenuta inapplicabile nel nostro
settore.
In sede di rinnovo contrattuale il sindacato deve esprimere in modo chiaro
una svolta rispetto alle norme introdotte nel contratto precedente e che si
sono rivelate sbagliate.

La precarizzazione nei periodici è andata di pari passo con lo scadimento
della qualità sia del lavoro giornalistico sia dei prodotti editoriali.
Due i fronti su cui intervenire per contrastare questa tendenza.
1. La valorizzazione del lavoro esterno con un giusto riconoscimento per
l'opera prestata dai freelance, che devono essere parte integrante del
prossimo rinnovo contrattuale.
2. La difesa delle redazioni contro ogni tentativo di impiegatizzazione, che
riduce il lavoro al desk a semplice funzione esecutiva. Bisogna individuare
forme di alternanza tra il lavoro al desk e quello sul campo, che deve
rimanere parte fondamentale della specificità della professione.

Per raggiungere questi obiettivi è importante da parte del sindacato il
coinvolgimento del direttore di testata, quale garante della redazione per
quanto riguarda le prerogative professionali di ogni singolo redattore, la
difesa della qualità del prodotto e la sua autonomia dalle ingerenze della
pubblicità.
È necessario opporsi, coinvolgendo anche i direttori, a qualsiasi tentativo
di svuotamento delle redazioni attraverso l'impiego indiscriminato di
collaboratori sottopagati o di figure impiegatizie, come sta succedendo per
gli uffici grafici e dei photo editor.

È fondamentale che in questo rinnovo contrattuale le voci riguardanti la
qualità del lavoro e la contrattazione a termine vengano considerate sotto
questo punto i vista: tenendo presente che ci stiamo giocando qualcosa di
fondamentale che va al di là di qualsiasi miglioria per accontentare la
categoria. Qui ci stiamo giocando la nostra identità di giornalisti.


Senza Bavaglio

Levico Terme, Valsugana, 10 aprile 2005


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